Il 14 marzo 2023 Masseria Viviano e la start up AOP4water (Spin off dell’Università di Salerno) vincono il Co-Innovation Award, concorso organizzato da Basilicata Pitch2Pitch (https://www.polihub.it/it/programmi/basilicata-pitch-2-pitch/), una Call4Innovation ideata e sostenuta da Eni attraverso Joule (la scuola di Eni per l’impresa, https://www.eni.com/joule/it-IT/home.html) in collaborazione con fondazione Politecnico di Milano, Polihub e Alsia Basilicata.
Ma partiamo dalle origini. È una calda serata di luglio e dopo aver trascorso le ultime settimane a Bari impegnati con gli esami della sessione estiva, io, Nicola e Aida riceviamo l’invito a partecipare alla cerimonia di conclusione del Basilicata Pitch2Pitch 2021 che aveva visto vincitore Antonio Racioppi, il fidanzato di Aida, con la sua Azienda Agricola “La Fonte Antica”(https://www.lafonteantica.it/). E così pronti a fare il tifo, ci dirigiamo verso la sede di Alsia Basilicata a Metaponto. Ricordo che fin da subito la mia impressione fu quella di varcare il cancello di un luogo troppo spesso concepito come lontano o distaccato dalle realtà imprenditoriali che lo circondano.
Parcheggiamo e veniamo accolti dai ragazzi di Joule e ci accomodiamo nell’aula conferenze. Segue la premiazione e Antonio ci mette una pulce all’orecchio. “ma perché non partecipate anche voi alla gara del 2022?”. Detto fatto! Io, lungimirante e affascinata da come un’impresa grande come Eni potesse voltare lo sguardo a piccole aziende agricole, durante la conferenza avevo già appuntato tra le note del cellulare la procedura per inviare la candidatura. Ci sembrò un ottimo ponte per creare network fra altre realtà agricole e zootecniche e per approfittare del trait d’union sostenuto dai mentor del Polihub. Lo step successivo consisteva in una breve presentazione di 5 minuti, in cui suggerire alle start-up quali progetti innovativi avrebbero potuto apportare valore alla nostra Masseria. 3 furono le nostre proposte: un GPS per localizzare le vacche podoliche al pascolo, un trattore agricolo senza operatore a bordo in grado di lavorare terreni marginali e con elevate pendenze e migliorare chimicamente il letame raccolto dalle nostre stalle. Proprio grazie a quest’ultima esigenza siamo stati abbinati alla Start-up AOP4Water (https://web.unisa.it/terza-missione/trasferimento-tecnologico/spin-off/unisa).
La fase di pre-accelerazione non è stata priva di difficoltà nel far combaciare gli intenti di un’azienda che deve sostenere già costi elevati e di un’organizzazione di ricerca intenta a spingersi sempre più verso il miglioramento. Tuttavia abbiamo trovato un compromesso e la collaborazione ha dato i suoi frutti.
L’idea che ci ha permesso di trionfare tra realtà ben più affermate in tali ambienti consiste in un nuovo modo di gestire i liquami della nostra concimaia: attraverso l’installazione di una piccola pala eolica si genererà energia elettrica per insufflare ossigeno nella vasca e permettere quei processi chimico-biologici che migliorano le funzioni fertilizzanti del letame.
Passata la fase di pre-accelerazione, ci toccherà rendere realtà tale business idea che rappresenta una best practice per tante altre imprese zootecniche.
Il futuro ha un cuore antico… che si abbina bene alla R&S.
Stay tuned…