Allevamento, Fattoria didattica, Il futuro, Macelleria

La nostra storia

La Masseria Viviano attraversa i secoli, 4 generazioni e non si ferma.

Papà Pasquale e Nonno Nicola

La nostra storia ha origine agli inizi del ‘900 con il padre di Nonno Nicola che possedeva un gregge di capre nei boschi di fronte l’attuale Masseria. Con la morte prematura del padre, il Nonno ereditò 6 capre ed uno stile di vita transumante che lo portò, insieme a Nonna Teresa, a spostarsi da un pascolo all’altro, fino al 1975, quando acquistò la Masseria in località Pescogrosso. Grazie alla posizione favorevole in cui l’azienda, questa diventò da subito punto di riferimento per tutta la comunità tursitana: che fosse per acquistare un fuscello di ricotta fresco, per scegliere il vitello da dare in premio alla festa patronale o per una passeggiata nelle stalle per curare la pertosse, tutti i tursitani dovevano entrare in quel mondo magico, fatto di valori e usi quasi perduti.

Ma come tutte le storie degne di essere raccontate anche la nostra non è stata priva di difficoltà. Infatti, quando nel 1998, Nonno Nicola cedette la Masseria a papà Pasquale, le casse aziendali presentavano di circa 2 miliardi di debiti delle vecchie Lire (pari a circa 1 milione di Euro). Il passaggio generazionale pose Pasquale, giovane di 30 anni e 2 figli (Nicola e Maria Teresa), di fronte ad una grande sfida: risanare le finanze dell’impresa e ridonare solvibilità alla Masseria. Fu così che nel 1999 decise di aprire la Macelleria nel centro del paese, in modo da disporre di flussi di cassa correnti per onorare le scadenze. È in quell’anno che mamma Teresa inizia la sua carriera da macellaia e, tra un capocollo ed una pancetta, mette al mondo Aida, la terza figlia, letteralmente figlia della nostra Macelleria.

Papà Pasquale

L’idea imprenditoriale di Pasquale si rivelerà tanto valida al punto da aprire un secondo punto vendita a Policoro.

E proprio quando tutto sembrava filare per il verso giusto, l’ironia della sorte ha mischiato le carte e ci ha costretto a combattere contro mali che non fanno sconti a nessuno, nemmeno se si è stati in grado di pagare mille mila cambiali.

Così la Masseria perde Zio Peppino, pilastro e collante della famiglia e dopo pochi mesi anche mamma Teresa inizia a combattere la sua battaglia con la vita e, per scherzo del destino o per fortuna, potete trovarla ancora oggi a supervisionare la Macelleria.

Aida

In seguito a tali cambiamenti, l’assetto organizzativo si modifica e così scendiamo in campo io (Nicola), dedicandomi alla gestione dell’allevamento e Aida, dietro il banco in Macelleria. Sono anni di soddisfazioni e di crescita: realizziamo una nuova stalla all’avanguardia per l’ingrasso dei nostri bovini da carne e i due punti vendita godono di rinomato vanto.

Ma già da allora inizio a sentire l’esigenza di virare verso un nuovo concetto di fare impresa, voglio avvicinare grandi e piccoli al lavoro che si nasconde dietro i nostri tagli di carne per sensibilizzarli ad un acquisto più consapevole. Nasce così l’idea della fattoria didattica, che come la maggior parte dei sogni, resterà nel cassetto per 6 anni prima di vedere la luce, vale a dire quando la famiglia si allarga e alla crew si aggiunge Giovanna, la mia fidanzata. È insieme a lei che nel 2022, con un po’ di sana incoscienza, iniziamo con le attività di didattica ed apriamo i cancelli dell’azienda ai più piccoli.

Più di un secolo di storia per raccontare la nostra famiglia e la forza delle generazioni che portano avanti la passione per l’allevamento come natura comanda. I principi con cui siamo cresciuti sono gli stessi che ci hanno permesso di ingrandire la nostra realtà: allevamento etico che garantisce longevità alle nostre vacche, filiera corta per portare in tavola carne eccellente e apertura alla collettività di cui siamo parte.

Giovanna e Nicola

La nostra offerta è un ritorno alle origini e alla scoperta delle cose semplici, per vivere in simbiosi con un territorio marginale ma ricco di potenzialità ancora inesplorate.

Dove gli altri vedevano solo rocce, noi abbiamo costruito un’azienda. Nel territorio da cui i più raziocinanti sono fuggiti, noi siamo rimasti e abbiamo dato vita ad un’economia circolare, in cui nulla si spreca e tutto ha infinite vite.

In un mondo frenetico, noi offriamo la vita lenta che asseconda i ritmi delle stagioni, come ci insegnano i vaccari con la transumanza.

Dalle 6 capre con cui iniziò Nonno Nicola ne è stata fatta di strada ed oggi la family conta anche pecore, maiali, conigli, vitelli, vacche, galline e cavalli. Ma il Nonno ha solo tracciato il solco per indicarci la direzione da seguire, ora toccherà a noi costruire il sentiero per camminare nel mondo che ci aspetta.

Nicola Viviano